L’Artista savonese è assurto alle cronache nazionali ed internazionali grazie, alla sua vena di “cartellonista” dove meglio evidenziava la sua vocazione “all’impaginatura scenografica”. Tendenza coltivata dagli Anni Trenta agli Anni Settanta con i suoi noti manifesti dedicati alla “Giornata Mondiale del Risparmio”; un settore questo di attività dove ha ottenuto riconoscimenti. I suoi bozzetti pubblicitari sono intrisi di semplice poesia resa con una stilizzazione mai povera di contenuti ma facile di lettura grazie, anche, alla tavolozza dei colori usata con accostamenti cromatici che hanno radici nella cartellonistica futurista. Fra tutti i suoi manifesti ricordiamo quello del 1956 per i VII Giochi Olimpici Invernali di Cortina d’Ampezzo. Il suo segno è inconfondibile, sempre centrato nell’impaginazione del manifesto, ed è giocato cercando un giusto equilibrio tra le parole e l’immagine. Un momento di riflessione meritano quei manifesti che hanno per tema Savona ed alcune sue iniziative: la Città è rappresentata, quasi sempre, di scorcio con in primo piano le sue torri medievali (Leon Pancaldo e Campanassa), e poi lo spumeggiante Carnevale savonese degli Anni Cinquanta. Il suo “segno” è stato il messaggio visivo per la pubblicità di varie ditte e per alcuni quotidiani.