Con la mostra “Wanted” presentata da Massimo Trogu dal 12 al 26 agosto, la galleria albisolese Signori Arte, diretta da Alessandro Signori, inizia un percorso dedicato agli artisti contemporanei. La decisione di aprire questo nuovo capitolo con Massimo Trogu nasce da molteplici ragioni ma soprattutto per la complessità di una delle più importanti personalità del comprensorio: L’artista infatti ama definirsi un operatore culturale più che un ceramista o un artista visivo. In effetti nel suo lungo operare si palesano molteplici, a volte parallele, distinte attività, da quella di docente di discipline artistiche (ex docente di Discipline pittoriche è attualmente docente di Tecniche della ceramica e Tecniche della vetrata presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova) a quella di amministratore pubblico (Consigliere comunale e Assessore di Albisola Superiore dal 1975 al 2009 ), a direttore artistico di una galleria d’arte (dal 1991 al 2000 è stato Direttore artistico del Circolo culturale “La Stella” di Albisola Superiore), a organizzatore di mostre e concorsi d’arte, consulente, saggista e critico. L’attività di artista ceramista per lui è diventata un fatto primario a partire dal 2016/17, periodo in cui impostò un lavoro di ricerca sui modelli e sulle forme perdute della fabbrica Ernan Design, che poi sfocerà nel 2018 con un’esposizione all’interno della manifattura (M. Trogu – Viaggi, per un’archeologia delle forme – ADW 2018) e che sarà la premessa per la mostra dedicata alla figura di Ivos Pacetti realizzata presso la Wolfsoniana di Genova, a cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone (M. Fochessati e G. Franzone (a cura di) - Ivos Pacetti imprenditore futurista – Sagep 2019 ). Per questa esposizione a Massimo Trogu è stata data completa libertà di azione e il risultato è una mostra che risulta una installazione totale. La tematica affrontata è la provocazione in arte, attraverso un percorso di segnali ambigui, immagini, oggetti, equivoci linguistici ed interpretativi che partono da Duchamp per arrivare a Cattelan, con il passaggio intermedio di Piero Manzoni, che il 12 agosto 1961 esponeva per la prima volta proprio ad Albisola Capo, nella galleria Pescetto, la merda d’artista (F. Gualdoni - Breve storia della “Merda d’artista” – Skira 2014). Ovviamente la ceramica ha ruolo primario nella realizzazione delle opere in mostra, quasi tutte inedite, e non poteva essere altrimenti per un docente di Tecniche della ceramica e per uno dei pochi in Albisola ad avere competenza piena su molteplici aspetti di questa tecnica: dalla foggiatura al tornio e a colaggio, alla modellazione e formatura di prototipi e stampi in gesso, alle più svariate tecniche decorative, dall’ingobbio alle decorazioni con l’aerografo, le decalcomanie, i lustri e i metalli preziosi.