Salino Eliseo (1919-1999)

Eliseo Salino (1919-1999)

Dopo gli studi a Faenza nel 1934 inizia l'attività di ceramista, presso la manifattura albisolese "M.G.A." di Giuseppe Mazzotti. Successivamente frequenta i corsi di ceramica dell'Istituto Inter Universitario di Faenza dove ottiene una borsa di studio per l'Accademia di Brera. Produce opere in stile futurista, spesso plasmate a mano, caricaturali e ricche di senso dell'umorismo, in terracotta maiolicata e dipinta a mano. Negli ultimi anni Trenta entra in contatto con Salvatore Fancello e Francesco Messina, che lavorano presso la "M.G.A.". Nel 1941 è premiato alla IV Triennale di Milano. La sua attività viene interrotta dagli eventi bellici e nel dopoguerra, nel 1947, rientra ad Albisola. Nel 1958 diventa comproprietario, insieme a Mario Pastorino e Giovanni Poggi, della manifattura ceramica "San Giorgio". Ha partecipato alle maggiori mostre nazionali e internazionali; è stato premiato a Monza, Pesaro, Faenza, Roma, Firenze e Milano. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private in Italia, al museo di Silkeborg in Danimarca, al Museo Bertier d'Arte moderna di New York. Dedica quasi tutta l'attività alla ceramica. Nei suoi vasi, nei piatti, nei pannelli tratta con somma abilità scene popolaresche con streghe e gatti, giostre di paladini a cavallo, scene mitologiche e nudi. E' stato uno dei protagonisti di primo piano del rinnovamento del linguaggio della ceramica di Albisola. Animatore con Tullio Mazzotti di quel gruppo di artisti che spazia da Fontana a Sassu, da  Fabbri a Jorn, da Lam a ScanavinoAd Arenzano c'è esposto il il celeberrimo presepe che Eliseo Salino ha modellato in ceramica policroma. L'idea del presepe era venuta a due frati che avevano visto ad Albissola, alcune figurine presepiali di Eliseo.

Di seguito una selezione delle opere

che troverete in vendita

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