Gallo Carlo Leone (1875-1960)

Carlo Leone Gallo (1875-1960)

CARLO LEONE GALLO frequentò da giovanissimo lo studio di Lazzaro De Maestri il quale lo aiutò ad entrare all'accademia Albertina di Torino. Nel 1898 espose alla Quadriennale di Torino, nel 1905 a Brera, Milano, e in seguito fu invitato in varie mostre, personali e collettive in tutta italia. Notevole fu la produzione di ritratti che dipinse su commissione per famiglie italiane emigrate nell'America del Sud. Incarnò lo stereotipo dell'artista di provincia, isolato, che rifugge le luci della ribalta e la vita delle rassegne nazionali e internazionali che dagli anni '50, grazie ad Albissola, investirono la provincia di Savona. Sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private sia in Europa che nelle Americhe.
Le opere sono contraddistinte da una pittura attenta alla natura, che attraverso il colore e la luce comunica fascino e suggestione. Cavalletto a tracolla e pennelli lisi nella sacca, Leonin parte per dipingere an plan air ciò che lo circonda. Le sue opere, poesie realizzate col pennello, suscitano molte sensazioni in chi si sofferma ad osservarle.
Se socchiudo gli occhi immagino quel vecchietto (ritto sull'attenti come lo ritrasse Peluzzi) dai malinconici occhi azzurri nel suo piccolo studio, vicino ad una vecchia stufa a legno, a rifinire le opere precedentemente imbastite al chiaro di una fioca luce gialla. E in un attimo sono immerso in un'altra dimensione, fatta di piccole case e piccole persone che abitavano un mondo a noi ormai sconosciuto.
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