Caldanzano Luigi (1921-2008)

Luigi "Gigi" Caldanzano (1921-2008)

Gigi (Luigi) Caldanzano è figlio d’arte, il padre Luigi Enrico fu un celebre cartellonista nel primi anni del Novecento. Si trasferisce giovanissimo nel savonese. Il suo primo incontro artistico importante è con Mario Gambetta.
Immediatamente dopo entra in contatto con l’ambiente futurista savonese che annoverava talenti come Farfa e Acquaviva. Si allontana progressivamente dal futurismo per riavvicinarsi ai temi della natura e approdare al gruppo del“ Cavallino Rosso”, nel 1948. Il “’Cavallino rosso” nasce dalla collaborazione tra Caldanzano, Mario Bonilauri, Gian Mario Pollero e Achille Cabiati e sotto la guida del critico Franco Dante Tiglio. Questi anni coincidono con la nascita e lo sviluppo di una delle tematiche cui il Maestro resterà più legato: un mondo di provincia esaminato e ritratto con una sottile vena ironica. Si avvicina alla ceramica, praticata a Pozzo Garitta di Albissola intorno agli artisti che celebrano, insieme a Tuilio d’Albisola, la rinascita di quell’antica forma di artigianato. Pur lontano dagli interessi per le avanguardie, diviene a tutti gli effetti uno dei protagonisti della stagione albisolese degli anni Cinquanta e Sessanta capitanata da Lucio Fontana. 
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